domenica 19 gennaio 2014

Dario Bressanini: Le bugie nel carrello / 1



Mortadella zero chimica
«Suprema Fiorucci. Zero chimica, 100 per cento naturale» recita lo slogan. Il tipico messaggio pubblicitario che fa salire il sangue alla testa a un chimico come me.
[…] Che cosa significa che una mortadella è «100 per cento naturale?» Non mi risulta che esistano alberi su cui crescono mortadelle pronte da staccare, affettare e mettere nel panino. E come scienziato non sopportavo che la parola «chimica» venga usata in senso dispregiativo.
Che cosa vuol dire «zero chimica»? Forse che nella mortadella Fiorucci non ci sono molecole? Notate che la pubblicità non dice «zero additivi» o «zero conservanti», come accade per prodotti di altre marche, visto che alcuni consumatori preferiscono non acquistare salumi contenenti conservanti come il nitrito di sodio (E250). In quel caso potremmo discutere dei pro e contro di quella scelta. Nel nostro corpo i nitriti possono trasformarsi in composti cancerogeni chiamati nitrosammine. I limiti stabiliti dalla normativa servono a evitare che un consumo costante nel tempo faccia aumentare il rischio di contrarre alcuni tipi di cancro.
Ma se queste sostanze possono procurare problemi, perché sono permesse? Il fatto è che, per il piacere di addentare un panino con il salame o la mortadella, accettiamo di ingerire anche una minima quantità di conservanti: un piccolo rischio per sfuggire al rischio peggiore di contrarre il botulino. Certo, con le moderne tecnologie di preparazione degli alimenti possiamo sentirci abbastanza al sicuro, ma non del tutto. Non volete esporvi né al rischio di contrarre il cancro né a quello di prendervi il botulino? Non c’è problema: non mangiate salame, mortadella, speck o altri salumi che solitamente contengono nitrati o nitriti. Controllate le etichette: nel prosciutto crudo, per esempio, si usa conservante soltanto il sale. 

giovedì 16 gennaio 2014

Stefano Feltri: “Nomine pubbliche, l’unica rottamazione che non comincia mai



da: Il Fatto Quotidiano

La superficie della politica è in continuo mutamento, nascono partiti, vengono stravolte leggi elettorali, avanza la generazione dei quarantenni. Ma è quello delle nomine il termometro giusto per misurare la temperatura dell’immobilismo italico. Se non cambiano le persone che hanno in mano le vere leve del potere, cioè aziende semi-pubbliche con bilanci degni di piccoli Stati, il resto conta poco. E il momento della verità si sta avvicinando, la stagione delle nomine pubbliche è in arrivo e le manovre sono cominciate.

In un’intervista all’Huffington Post, il viceministro Antonio Catricalà dice di non volersi candidare a nulla, ma dice anche che non ci sarebbe alcun problema di conflitto di interessi se andasse all’Eni (stupisce tanta disinvoltura da un ex garante Antitrust, che tante volte ha denunciato le troppe indulgenze della legge italiana in materia). L’amministratore delegato dell’Eni, Paolo Scaroni, ha cominciato da sei mesi la campagna per ottenere il quarto mandato e nessuno sembra in grado di fermarlo. Quando un manager guida un’azienda al centro di un reticolo di geopolitica, sicurezza e scandali come l’Eni per otto anni diventa un potere autonomo, molto più forte di chi, in teoria, sarebbe il suo datore di lavoro, cioè il ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, azionista di controllo con il Tesoro.

giovedì 21 novembre 2013

Dario Bressanini: Le bugie nel carrello



Quarta di copertina

“Entrare in un supermercato, soffermarsi sulle etichette dei prodotti, sfatare miti, leggende e i trucchi del marketing. Questo libro cerca di rispondere alle domande che il consumatore si pone davanti agli scaffali”

Cos’è esattamente il Kamut? Perché è meglio non mangiare troppo tonno? Le patate al selenio fanno bene alla salute? La mortadella 100 per cento naturale esiste davvero? Dopo il successo di PANE E BUGIE (Chiarelettere 2010), il libro sulla disinformazione in campo alimentare. Dario Bressanini ci accompagna tra gli scaffali di un supermercato immaginario e ci aiuta a capire cosa raccontano, e cosa nascondono, le etichette dei prodotti che acquistiamo. Scopriremo, tra l’altro, che l’equazione “naturale = buono” è uno dei pregiudizi più radicati e più usati della pubblicità, che un prodotto che l’etichetta descrive come a “chimica zero” i conservanti li contiene, che il prezzo di una bottiglia di vino ne influenza l’apprezzamento e che il tonno più buono non si taglia con un grissino.

Dario Bressanini è ricercatore presso il dipartimento di Scienza e alta tecnologia dell’Università Insubria a Como. Cura da anni il fortunato blog “Scienza in cucina”; molto seguiti i suoi interventi su ilfattoquotidiano.it. Il suo libro PANE e BUGIE, uscito nel 2010 è arrivato alla settima edizione.


venerdì 24 maggio 2013

Governo Monti, esodati: 5 miliardi per 65 mila lavoratori, esclusi gli altri 130


da: Lettera 43

Esodati, pronti 5 miliardi
Salvaguardati 65 mila lavoratori. Restano fuori 130 mila.

Solo in pochi possono tirare un bel sospiro di sollievo. Una parte dell'esercito degli esodati, che temeva di restare senza lavoro e senza pensione, ha ricevuto una buona notizia il 23 maggio, gli altri restano appesi all'incertezza.
Nel giorno in cui la riforma del Lavoro ha superato l'esame della commissione del Senato, il ministro Elsa Fornero ha messo a punto una bozza di decreto che stanzia 5 miliardi e 70 milioni per salvaguardare 65 mila lavoratori tra il 2013 e il 2019.
Numeri che comunque non soddisfano tutti. Il Partito democratico ha sostenuto che serva di più, e anche il presidente della commissione Lavoro Silvano Moffa è stato piuttosto duro, stimando sulle 130 mila unità i lavoratori destinati a restare fuori dalle misure del decreto.
Paolo Ferrero, leader del Partito della rifondazione comunista, che ha attaccato duramente l'operato dell'esecutivo, minacciando uno sciopero generale.
Il decreto, composto da 8 articoli, è stato inviato a Mario Monti perché deve essere varato di concerto con il ministero dell'Economia.

venerdì 24 agosto 2012

Al cinema: Madagascar 3


da: la Repubblica

Il ritorno dei 4 amici dello zoo di New York
di Pino Dangola

Alex il leone, Marty la zebra, Gloria l’ippopotamo e Melman la giraffa sono in volo verso New York dopo la lunga fuga in Africa. A causa della scarsa competenza tecnica delle scimmie pilota, il loro aereo resta però bloccato a Montecarlo, dove per caso si uniscono alla troupe di un circo, guidato dall’anziana tigre Vitali, che un tempo ha visto giorni migliori. La tournée di spettacoli conduce l’allegra compagnia di animali nelle piazze più prestigiose d’Europa fino a concludersi nel cuore di Londra. Ed Alex, Marty, Gloria e Melman aiutano Vitali, Gia il giaguaro e Stefano, il leone marino, a ritrovare la passione e l’entusiasmo per lo spettacolo circense vissuto da protagonisti.

Microsoft: Windows 8


da: Ansa

Microsoft: dopo 25 anni rinnova logo
Svolta azienda in vista del lancio di Windows 8

''Sono passati 25 anni dall'ultimo rinnovo, ci sembra un momento ideale per cambiare. E' un nuovo inizio per Microsoft e la nostra immagine evolve con noi'': cosi' il colosso di Redmond annuncia sul suo blog il cambio di immagine del logo aziendale. La scritta e' piu' leggera e c'e' anche il simbolino multicolore di Windows, ora quadrato. Il nuovo look e' in sintonia col lancio di una serie di software: l'imminente Windows 8, Windows Phone 8 e le versioni 2012 di Office.